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A proposito di pneumatici è bene ricordare che

Il Codice della Strada impone che su un stesso asse, i pneumatici siano:
- Della stessa marca.
- Della stessa dimensione
- Della stessa categoria d’utilizzo (es. : strada, neve etc............).
- Dello stesso indice di velocità.
- Dello stesso indice di carico.
- Omologati per il mercato europeo, cosa che è segnalata mediante la sigla (E) oppure (E1,2,3........).

I codici di riconoscimento.
Le caratteristiche fondamentali di un pneumatico, scritte usualmente con marcature di codici impressi a caldo nella parte laterale dello stesso, sono:
Dimensioni fisiche, Caratteristiche prestazionali, Caratteristiche costruttive
L'ordine in cui tali caratteristiche vengono indicate è il seguente: T l / hl St d cM vM ScaD e N sono indicate a parte, mentre Sca non è sempre indicato.

Schema di riconoscimento
Con tali denominazioni, si vuole indicare in particolare:
T: Tipologia dello pneumatico (P = passenger, ovverosia per automobile)
l: Larghezza massima dello pneumatico, in condizioni di pressione e carico definite dalle norme (espressa in millimetri)
hl: Rapporto fra altezza e larghezza della sezione (da cui, tramite il primo, si può ricavare l'altezza). Più tale numero è basso, più la tenuta è migliore ma il comfort minore. Il pneumatico si definisce ribassato quando tale rapporto è inferiore a 60, super-ribassato quando è inferiore a 45.
St: Struttura riguardante la disposizione delle tele (indicata con una lettera, può essere radiale (R) o diagonale (D))
d: Diametro del cerchione (in pollici)
cM: Massimo carico ammissibile sulla ruota (Kg); è un indice di cui, come esempio, seguono alcuni valori: 60=250Kg - 76=400Kg - 84=500Kg - 98=750Kg - 108=1000Kg - 118=1320Kg - 126=1700Kg
vM: Velocità massima ammissibile espressa tramite una lettera, più precisamente: Lettere da J-U : Velocità da 100 Km/h a 200 Km/h (con aumenti di 10 Km/h ogni lettera - la lettera 'O' non viene utilizzata) - Q 160 km/h - T 190 km/h - H 210 Km/h - V 240 Km/h - W 270 Km/h - Y 300 Km/h - VR oltre 210 Km/h (non specificata la massima) - ZR oltre 240 Km/h (non specificata la massima)
Sca: Attitudine all´uso senza camera d´aria
D: espresso come xxyy, dove xx è la settimana e yy l'anno di costruzione
N: Nome dello pneumatico, nella forma di un marchio depositato.

Durata dei pneumatici per auto e primo montaggio

I pneumatici invecchiano anche se non vengono usati o utilizzati occasionalmente.
Conseguenza dell'invecchiamento è la rottura del battistrada e del fianco, e viene accompagnata di solito dalla deformazione della carcassa.
Pneumatici datati vanno sottoposti al controllo di uno specialista per valutare il loro ulteriore utilizzo.
Pneumatici montati su caravan o carrelli per trasporto che rimangono fermi a lungo sono più esposti a rotture ed invecchiamento rispetto a coperture usate frequentemente.queste situazioni è consigliato togliere il peso e coprire le coperture in modo da proteggerle alla luce diretta.
Particolare attenzione deve essere usata nel caso si voglia risparmiare i pneumatici datati, l'utilizzo deve essere effettuato con cautela e particolare cura.
Se regolarmente usate, le coperture sono soggette al naturale consumo causato dal rotolamento. La percorrenza totale aria a seconda della vettura, tipo di fondo stradale, stile di guida e altri fattori come il tipo di mescola con cui viene costruito il pneumatico.
Gli indicatori di usura sono delle piccole barrette di 1,6mm di altezza posti al centro del battistrada.
Sono designati da n'iscrizione “TWI” (Tread Wear Indicator) e evidenziati da un Bibendum su alcuni tipi di pneumatici.
I pneumatici devono essere cambiati imperativamente prima che l'altezza della gomma non aggiunga il livello di questo indicatore.
Nel caso contrario, siete in infrazione e la vostra sicurezza non è più assicurata (distanza di frenata allungata, rischio di perdita di controllo, in articolare su strada bagnata).
Consigliamo il rodaggio dei pneumatici nuovi percorrendo a velocità moderata durante i primi 200 chilometri.
I pneumatici nuovi sono ricoperti da un fine strato di paraffina che garantisce la protezione del pneumatico durante il trasporto e lo stoccaggio.
Dopo 200 chilometri, il battistrada avrà consumato questo strato di paraffina e i pneumatici raggiungeranno un’aderenza ottimale.

Pressione di gonfiaggio dei pneumatici
I
l pneumatico costituisce uno degli elementi fondamentali nel garantire la tua sicurezza di guida e deve rispondere a numerosi compiti, assicurare funzioni vitali quali ad esempio la sicurezza e le performance di guida, il chilometraggio e il consumo di carburante.
Pneumatici troppo gonfi o troppo sgonfi possono influenzare negativamente il livello di sicurezza degli stessi: è quindi importante mantenere la corretta pressione del vostro veicolo.É importante ricordare che non esiste un livello di pressione di gonfiaggio suggerito.
La corretta pressione è fornita dall'azienda automobilistica e può essere riscontrata sul manuale del veicolo.
I controlli sulla pressione di gonfiaggio andrebbero fatti solo a pneumatici freddi ossia quando non sono stati utilizzati per almeno un'ora oppure hanno percorso al massimo 2/3 chilometri.
Controlla la pressione dei pneumatici frequentemente (almeno una volta al mese) e sempre prima di viaggi lunghi.

A proposito di rotazione dei pneumatici
Se l'usura dei pneumatici procede regolarmente, con le sole differenze dovute ai diversi carichi forze agenti sugli assi, non è strettamente necessario effettuare la rotazione.
In questo modo, sulle trazioni anteriori si consumeranno prima le gomme davanti; sostituendole, è bene montare le nuove al retrotreno, per due motivi: si migliora la stabilità della vettura e si usurano in tempi relativamente brevi le coperture originariamente montate dietro, che altrimenti invecchierebbero con poca usura, manifestando, nei casi peggiori, distacchi nella carcassa.
Lo scambio dei pneumatici tra gli assi (quelli davanti vanno montati dietro e viceversa, senza incrociarli) uniforma il consumo e porta alla sostituzione dell'intero treno di gomme, il che garantisce un comportamento stradale più equilibrato e pone al riparo da soluzioni "miste" quando si sostituiscono una o due coperture e non è più reperibile il tipo ancora montato sull'altro asse.
Per contro, con l'inversione non si evidenziano eventuali imperfezioni nella regolazione dell'assetto che potrebbero portare a usura irregolare del battistrada.
Nel caso lo si voglia compiere, lo scambio va fatto a intervalli regolari, di 5/10.000 km in caso di usura irregolare, e a percorrenze doppie se tutto è a posto e si adotta una guida tranquilla


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